Sono otto gli artisti coinvolti per arricchire La Cripta dell’Old Square e contribuire con le loro opere a trasformarla in una free house, un ambiente dove la libertà di espressione e confronto si uniscono per creare uno spazio aperto a qualsiasi stile ed emozione. Ed è proprio questo lo spirito che sta alla base del progetto La Cripta Free House, che ha preso vita nella sala interna del pub di corso Vittorio Emanuele II a Cagliari, tra le mura che un tempo accoglievano l’antico Convento San Francesco. La prima incursione artistica è stata accolta sui tavoli, che sono stati disegnati da writer e tatuatori tra i più conosciuti nella scena cagliaritana. Non solo: tra loro anche uno street artist romano, Marco Rea, che di recente ha firmato in città anche un lavoro su un muro abbandonato. Insieme a lui ci sono Luca Cabboi, Marco Costa, Vanessa Greco, Milly Macis, Enrico Pasquini, Davide Ragazzo e Tigre.
I tavoli de La Cripta Free House che ospitano i loro lavori saranno presentati al pubblico giovedì 31 marzo durante un aperitivo vernissage party, a partire dalle 19.30, che vedrà anche ospiti il live di voce e chitarra da parte di Donato Cherchi e, a seguire, le selezioni musicali curate da Boh Boi, ovvero lo stesso Luca Cabboi.
Il nome free house viene dalla definizione che si utilizza per descrivere quel tipo di attività che compra liberamente la birra dai fornitori che preferisce, a differenza della public house (o meglio conosciuta come pub), che ha un contratto in esclusiva con un produttore di birra.
La Cripta Free House si ispira allo stile della street art e alle sue svariate tecniche, come le bombolette spray, stencil, adesivi, proiezioni di video, sculture. Si vuole ottenere una babele estetica dalle molteplici ispirazioni, spontanee, effimere, con l’intento di accogliere visioni differenti. In questo senso, La Cripta Free House si propone come spazio disponibile ad abbracciare interventi capaci di arricchire e valorizzare l’ambiente, snaturandolo dalla sua precedente concezione, trasformandolo in un luogo dove il contrasto tra l’antico e il contemporaneo diventa un plusvalore.
Queste le presentazioni dei singoli artisti e delle loro opere sui tavoli de La Cripta Free House.
Luca Cabboi
Tatuatore e illustratore, Luca Cabboi è attivo da 15 anni. È di Cagliari, vive a Cagliari e da Cagliari non se ne vorrebbe mai andare, sebbene viaggi spesso per lavoro. Fa parte del team di tatuatori dell’HardCore Tattoo di Davide Ragazzo e negli ultimi anni si è lasciato affascinare dalla figura dei serpenti, diventati sempre più protagonisti della sua ricerca. Ne esalta l’eleganza e l’estetica sontuosa, mostrandoli nella loro irresistibile capacità di attirare, nell’immaginario delle persone che li osservano, significati differenti sulla loro esistenza. Ed è un serpente al centro della sua opera realizzata per La Cripta Free House, rappresentato con colori caldi, vivi e spontaneamente bagnati, come nella spiritualità orientale, da significati simbolici più che decorativi.
Marco Costa
Illustratore freelance e titolare di Blind Heart, un brand di abbigliamento alternativo, Marco Costa, in arte MaCro, fin da piccolo ha trovato ispirazione nel cinema horror e in tutto ciò che è macabro, maturando nel tempo una personale analisi tragicomica di svariati temi di attualità e cultura popolare. Cagliaritano, ex batterista, barman e tatuatore, nei suoi disegni si trovano spesso mostri e demoni che emergono dalle tenebre ma rappresentati con colori vividi e accesi, carichi di grottesche riflessioni sulla quotidianità, capaci spesso di strappare un sorriso. Per La Cripta Free House ha realizzato una visione alternativa del Brucaliffo di “Alice nel paese delle meraviglie”. La tecnica utilizzata è mista, composta principalmente da pittura in acrilico, china e bomboletta spray.
Vanessa Greco
Nella memoria di Vanessa Greco non esiste un ricordo di se stessa che non sia legato al disegno. La sua passione è nata con lei; fin da bambina amava stare sola nella propria camera a disegnare, come una forma di evasione personale, avvolta in momenti di pace e armonia. Anche se gli studi non sono stati indirizzati in campo artistico, ha continuato a coltivare la propria urgenza espressiva e nel ’97 ha iniziato a lavorare come tatuatrice accanto a Davide Ragazzo nel suo studio HardCoreTattoo. Oltre al tatuaggio, all’illustrazione e all’incisione sul linoleum, negli ultimi anni si è dedicata al disegno su legno, ed è stato amore a prima vista. Il tavolo creato per La Cripta Free House mostra due amanti, “The lovers”, rappresentati nel loro amore infinito, che si spinge oltre la vita, e diventa eterno.
Milly Macis
Tatuatrice pluripremiata, Milly Macis si è formata in giro per l’Europa, dove ha collaborando con grandi artisti e ottenendo premi internazionali. Da 26 anni padroneggia aghi e inchiostri e si è specializzata in tribal e new tribal, una rilettura moderna dei tatuaggi tribali con la tecnica del dot work. È anche fotografa, rigorosamente di scatti in bianco e nero, che indagano nell’interiorità delle persone, nel lato dark delle esperienze comuni, per lo più quelle che spesso vengono nascoste o censurate. Si occupa anche di stile sketch e illustrazione, sempre espressamente in black. Per La Cripta Free House ha preso spunto da un mondo che l’ha sempre ispirata: la simbologia spirituale buddista racchiusa nei mandala, realizzandone uno nero e oro, in una combinazione che ne esalta la tridimensionalità e la sua personale interpretazione dello spazio sacro.
Enrico Pasquini
Amante della cultura musicale rock e metal, influenzato dallo stile tipicamente fumettistico, Enrico Pasquini ama i contrasti forti e netti, che emergono ripetutamente nelle sue creazioni, spesso cupe e grottesche. Da sempre legato all’arte grafica, per la quale coltiva un interesse indistinto per la produzione sia digitale che tradizionale, di recente si è avvicinato anche al tatuaggio, che coltiva sotto la guida di Milly Macis, nel suo studio Inkanto Tattoo Emporium. Per La Cripta Free House ha realizzato un teschio, simbolo universale di tutto ciò che è horror e macabro. Quasi a voler sfidare la tendenza che di chi cerca – troppo spesso – di celare gli scuri e freddi richiami alla morte dietro rappresentazioni decisamente più colorate dell’arte visiva. E che non gli appartengono per niente.
Davide Ragazzo
Da quando ha compiuto la maggiore età, Davide Ragazzo ha dedicato la propria produzione artistica al tatuaggio, che gli ha fornito una riserva eccezionale di riferimenti, capaci di esprimere una forte energia. Tatua dal 1991, diventando ben presto tra i tatuatori più noti a Cagliari. Dal 1996 è titolare dello studio HardCore Tattoo e nel tempo si è cimentato anche in altre forme espressive quali la musica, la fotografia e marginalmente la grafica. Disegna prevalentemente a matita e china, tecniche assimilate grazie alla passione per i fumetti e l’illustrazione. Per La Cripta Free House ha sviluppato un’idea che è partita dall’immaginare le persone sedute al suo tavolo e che, osservandolo, avrebbero potuto cercare nella sua opera un significato nascosto, quasi come un antico gioco da decifrare mentre si beve o si mangia. I soggetti rappresentati sono quelli tipici delle illustrazioni medievali e alchemiche.
Marco Rea
Romano, da sempre a stretto contatto con la scena del writing e dei graffiti, ha esposto in numerose gallerie in Europa, Stati Uniti e Giappone, collaborato con personalità di fama mondiale come Nick Knight, Kate Moss, Chloe Sevigny, ed eseguito lavori per Disney/Marvel, Fendi, Universal Pictures, Vogue, ecc. Mette al centro della sua ricerca le donne e i loro lati intimi, emozionali e psicologici. Quasi come vestali, sentinelle silenziose che vegliano su altre donne e le persone deboli. Conosciuto per aver sviluppato un percorso legato alla street art e agli stencil denominato “Grovigli”, o line art, per la Cripta Free House ha realizzato un’opera che indaga sulla foresta di grovigli che è dentro di noi, andando a mettere ordine in una matassa di emozioni contrastanti. Realizzata con uno stencil ritagliato a mano, ne esiste una copia su un muro abbandonato della città di Cagliari.
Tigre
Cagliaritano, fumettista , grafico, tatuatore. Uomo Tigre, o semplicemente Tigre, ha studiato al Centro internazionale del fumetto con Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna, autori di Nathan Never. Ha creato grafiche per maglie e cd per il panorama musicale punk hardcore, e varie linee di abbigliamento tra cui Doomsday e Dagger Streetwear. Da 18 anni lavora e crea come tatuatore, da 8 fa parte del team del Jailbreak Tattoos. Specializzato in tatuaggio tradizionale, comics, graphic design, lettering e giapponese, per La Cripta Free House ha realizzato un opera che ha a che fare con la sua ricerca attuale: i draghi. Sul quadrato di legno del tavolo domina la figura di un drago dorato, imponente e maestoso, su colori accesi e vivaci. Come nella millenaria cultura orientale, radicata nei lavori di Tigre, è una creatura divina, portatrice di fortuna e bontà.
Ora non ti resta che venire a vedere di persona i tavoli de La Cripta Free House.
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Ci vediamo all’Old Square!